La concezione aristotelica dei principi trova nel libro Lambda della Metafisica la sua esposizione più completa ed esauriente. La comprensione del libro però non è un processo lineare: richiede, fra l'altro, che si faccia in qualche modo tabula rasa della tradizione esegetica.
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Di qui, la scelta di aderire al dettato preciso del testo, dopo averlo restituito in edizione critica nel corso del precedente volume (LXI-1, 2012). Su questa base, il commento si è svolto quanto possibile ex novo. Come esito, il libro Lambda acquista compiutezza formale, dal primo all'ultimo capitolo e si valorizza l'unità di svolgimento, Si evidenzia poi fin dall'inizio la coerenza d'intenti con altri dei libri che oggi chiamiamo Metafisica, cui Lambda si connette in una trama di continuo ripensamento: Lambda appare così, non bozza ante litteram, né percorso alternativo, ma parte integrante e compimento di uno stesso progetto scientifico, in concorrenza con le teorie accademiche e presocratiche dei principi.