6: Il Rinascimento, le grandi civiltà extraeuropee / a cura di Golo Mann e August Nitschke. - [Milano] : Mondadori, 1968. - 821 p., [75] carte di tav. : ill. ; 27 cm.
Nel saggio sull America precolombiana, Hermann Trimborn dischiude un mondo ignoto, un civiltà di prim ordine, i cui imperi postclassici degli Aztechi, dei Maya e degli Incas vengono sopraffatti dai conquistadores e pressoché distrutti. La carta politica dell India medievale di cui A. K.
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Majumdar rivela aspetti del tutto nuovi, è un mosaico di staterelli autonomi, successivamente fusi nell impero dei Mongoli, mentre perdura la molteplicità delle religioni, delle lingue, degli indirizzi artistici. Più organica si presenta invece la civiltà cinese, descritta da Hans Frankel fino al 960 e da F. W. Mote sino alla dinastia Ch ing. La Cina raggiunge nel primo medioevo, durante la dinastia T ang, il vertice più alto della sua storia. Secondo Mote, tra i temi fondamentali della storia cinese nei secoli seguenti è la capacità di affermare se stessa, la propria civiltà, nonostante una lunga serie di dominazioni straniere. Walter Heissig traccia un quadro dei più temuti antagonisti della Cina, i Mongoli. Perenni conseguenze sul progresso della civiltà e sullo sviluppo del pensiero ha invece il Rinascimento: lo spirito europeo si libera dalle tradizioni del medioevo per assumere dimensioni universali, e proprio in Italia, osserva Garin, sono dati per la prima volta alle stampe i poeti e i filosofi greci Si giunge gradualmente a un nuovo assetto politico che nell età delle scoperte e delle conquiste, ha il mondo come campo d azione.