In età moderna persiste ancora un antico pregiudizio sulle capacità intellettuali e politiche delle donne, sostenuto dalla diffusa convinzione che la fisiologia della loro costituzione le penalizzi in tutte le attività della mente e in quelle ad esse collegate. Ciononostante, emergono comunque alcune figure femminili che si affermano come letterate, drammaturghe, filosofe e scienziate.
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La loro presenza sulla scena intellettuale del tempo è tutt’altro che marginale, come mostrano i saggi raccolti nel presente volume. Si tratta, pertanto, di un’epoca nella quale, a dispetto dei radicati pregiudizi di genere e dei consolidati meccanismi di esclusione, le donne contribuiscono attivamente alla vita culturale e sociale europea. Il presente lavoro persegue il fine di contribuire, in un quadro più ampio, a sottrarre queste voci al silenzio.